MSTC Avventure,Leggende Valganna La testa di Gemolo

La testa di Gemolo

La pazienza di Lanverio era ormai al limite, in preda all’impulso e al dolore, sentendosi preso in giro dalla strega, raggiunge i due e sguainò la spada con furia cieca. In un attimo, la sua lama penetrò il giovane ragazzo, decapitandolo con un colpo netto. La testa del ragazzo, ora priva di vita, rotolò a terra e rilasciò un vapore oscuro che svanì nell’aria.

Lanverio stava per abbassare la spada, ma un suono improvviso gli fece gelare il sangue nelle vene. Dall’ombra, il corpo senza testa del ragazzo si sollevò, impossessato da una forza primitiva. Con un grido disumano, il cadavere del giovane si piegò come se fosse tornato in vita, e prese la testa tagliata. Come un automa animato dalla strega, il ragazzo si rialzò, sollevò la propria testa sotto il braccio e, senza dire una parola, corse verso il suo cavallo.

Montato in fretta, il corpo del ragazzo galoppò lungo il sentiero, dirigendosi con una velocità spaventosa verso la Badia di San Gemolo che miracolosamente non era più presente, come se non fosse mai stata costruita. Quando giunse lì dove prima vi era la badia, il tempo sembrò fermarsi. Il luogo che Lanverio aveva visto prima, nella sua forma tanto chiara e familiare, era ora completamente diverso. La badia non esisteva ancora. Era solo un terreno sconosciuto, silenzioso e vuoto.

Il cavallo cadde su un lato, e il corpo del ragazzo si fermò con esso, mentre una luce misteriosa lo avvolgeva. L’ultimo respiro del ragazzo si unì al suo resoconto di esistenza, intrappolato nell’involucro del destino. Morì lì, come se il tempo lo avesse sottratto prima di diventare parte della sua storia.

Lanverio si inginocchiò sulla terra fredda, con la sensazione che la sua furia fosse stata la causa di un errore irreparabile. I volti degli uomini pietrificati, i suoi compagni, sembravano ora più lontani che mai, e il mondo che doveva ritrovare gli appariva sempre più oscuro e indefinito.

Ma una consapevolezza lo pervase, una rivelazione silenziosa: forse quello era proprio il punto di partenza che avrebbe dovuto trovare. Ogni passo che aveva compiuto, ogni sguardo che aveva rivolto, lo aveva portato verso una verità complessa: doveva fermarsi e osservare, e non lasciare che l’ira lo accecasse, come la strega desiderava che accadesse.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Post

GemoloGemolo

Lanverio stava camminando in quel paesaggio distorto, incerto fra passato e futuro, quando improvvisamente il silenzio del sentiero fu rotto da un rumore di passi. Si voltò di scatto e